Le api da miele stanno davvero sparendo?

La scomparsa delle api da miele è considerata il manifesto per eccellenza della lotta contro ogni forma di inquinamento. Si dice che la scomparsa delle api accompagnerebbe una sorta di apocalisse ambientale. Ogni pianta non verrebbe impollinata e la flora si estinguerebbe in un decennio. La morte dei vegetali porterebbe poi ad un’estinzione a catena di erbivori, carnivori e alla fine anche dell’uomo.
Insomma… Tutto il pianeta morirebbe solo per la scomparsa di questa incredibile specie: Apis mellifera.
Non sembra assurda quest’ultima frase?
Lo è! Nessun ecosistema può infatti dipendere solo e soltanto da una specie animale, sarebbe un ambiente molto instabile.
Analizziamo per punti alcuni concetti sulle api da miele.
Origine
Nonostante adesso sia una specie diffusa in tutto il mondo, Apis mellifera ha come areale d’origine Africa, Europa e parte dell’Asia, al contrario in America e in Australia è arrivata solo di recente, importata dall’uomo per scopi economici. In questi territori quindi, l’ape domestica è una specie alloctona e in quanto tale rappresenta un danno per le specie di insetti locali che condividono con Apis mellifera la stessa nicchia trofica (che si nutrono del nettare degli stessi fiori). In queste aree del pianeta, quindi, è addirittura dannosa per l’ambiente, ma essendo importantissima per motivi economici, non c’è interesse a ridurne l’impatto sulle altre specie.
Apis mellifera in natura
Essendo un animale domestico come polli e vacche, non è in grado di sopravvivere senza le cure dell’uomo. Quei pochi alveari che si possono trovare in libertà non sono altro che famiglie che hanno sciamato e che sono fuggite dalla supervisione dell’apicoltore. Se queste non vengono recuperate saranno destinate quasi certamente ad una brutta fine. Uno dei motivi per cui le api domestiche dipendono dall’uomo è Varroa destructor (in foto).
Si tratta di un acaro parassita il cui ciclo vitale dipende dalle specie del genere Apis, infatti originariamente aveva come ospite Apis cerana, allevata in Asia. Il salto da Apis cerana ad Apis mellifera avvenne nelle Filippine, quando le due specie si iniziarono ad allevare a stretto contatto. In seguito, a causa del commercio si è diffusa in tutto il mondo. Senza le opportune cure, la famiglia si indebolisce e alla fine muore.
Ruolo come impollinatori
Al contrario di quello che da anni si sente, le api da miele sono impollinatori non molto efficenti e non hanno un ruolo così importante nell’ambiente.
I veri impollinatori da salvaguardare sono altri: api solitarie (Osmia, Xylocopa, Eucera, Megachile), bombi, vespe, piccoli coleotteri, ditteri (Episyrphus) e tanti altri.
Numero alveari al mondo
A parte il suo ruolo nell’ambiente, Apis mellifera è davvero in pericolo? Assolutamente no! Come potete osservare dai dati FAO qui riportati il numero di alveari presenti al mondo è in rapida crescita.
Questa potrebbe sembrare una buona notizia ma in realtà lo è solo da un punto di vista economico.
Come ho detto in precedenza, Apis mellifera, compete con molte specie di api selvatiche per le risorse alimentari.
Dato quindi l’aumento delle api da miele e l’aumento delle monoculture, le specie selvatiche, sono in rapida riduzione.
Cosa puoi fare per le api solitarie
A questo punto viene da chiedersi cosa si possa fare nel proprio piccolo per aiutare la popolazione di api selvatiche.
Una buona idea potrebbe essere quella di installare dei bee-hotel!
Sono delle casette di legno (o di altri materiali biodegradabili) con fori di diversa dimensione in cui le api solitarie possono nidificare.
Possono essere installati in giardino, le api solitarie, non dovendo difendere un nido, non sono aggressive e possono essere osservate da vicino senza il rischio di essere punti.
Queste cassette non danno alcun problema di parassiti o insetti infestanti.
Inoltre hanno bisogno di pochissima manutenzione.
Di seguito trovate dei link per acquistare dei Bee-hotel.
Costruendoli voi stessi avrete però maggiori soddisfazioni!
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