Armadillidium vulgare

Il porcellino di terra

Introduzione

Armadillidium vulgare, conosciuto comunemente come porcellino di terra o porcellino di Sant’Antonio, è un crostaceo terrestre che appartiene all’ordine degli Isopodi, sottordine Oniscidea e famiglia Armadillidiidae. Diffuso in gran parte d’Europa, è uno degli isopodi più familiari, specialmente a chi, da bambino, sollevava pietre nel giardino o amava passeggiare in campagna al calar del sole, quando questo piccolo invertebrato esce per nutrirsi di materiale organico in decomposizione.

Descrizione

Armadillidium vulgare generalmente raggiunge una lunghezza compresa tra i 12 e i 18 mm. Il corpo è convesso, segmentato e protetto da un esoscheletro rigido grigio scuro, talvolta con sfumature marrone chiaro più o meno evidenti.

In cattività esistono diverse selezioni con colori molto particolari che vanno dall’arancione al bianco.

Armadillidium vulgare
Armadillidium vulgare - Fonte Wikipedia

Un aspetto che rende questo animale particolarmente interessante è la sua capacità di volvazione, ovvero la possibilità di arrotolarsi completamente su sé stesso a formare una sfera, comportamento che gli consente di proteggersi dai predatori. Robusto e affascinante, Armadillidium vulgare è anche una delle specie più allevate in terraristica, non solo per il suo carattere simpatico, ma anche per il suo ruolo fondamentale nei terrari bioattivi. Questi terrari, che riproducono un ecosistema autosufficiente, beneficiano della sua attività di decomposizione, poiché l’animale aiuta a mantenere l’ambiente pulito e sano, creando un equilibrio naturale tra piante, microrganismi e altri invertebrati.

Armadillidium vulgare
Armadillidium vulgare appallottolato- Fonte Wikipedia

Habitat

L’ambiente ideale deve essere il più naturale possibile e deve ricreare il sottobosco.

Il substrato:

  • sul fondo mettere uno strato drenante composto da argilla espansa, pomice o ghiaia fine.
  • in superficie si può usare torba bionda di sfagno, fibra di cocco, o terriccio (senza insetticidi o fertilizzanti) mischiato con foglie secche.

Sul substrato posizionare delle foglie secche (quercia, pioppo, olmo, carpino, tiglio, gelso, ontano, nocciolo, betulla, castagno, ecc), legno marcio non resinoso e muschio.

Come nascondigli si possono usare pezzi di corteccia o sughero.

Temperatura e umidità

L’ideale è mantenere una temperatura compresa tra i 18°C e i 28°C.

Tuttavia, essendo una specie autoctona tollera molto bene le nostre temperature. Pertanto può essere tenuta a temperatura casalinga, senza particolari esigenze.

Temperature inferiori a -2 °C e superiori a 36 °C sono letali.

L’umidità deve essere medio-alta, pertanto il substrato deve restare leggermente umido, ma non fradicio.

Alimentazione

Sono animali onnivori: in natura si nutrono di materia organica animale o vegetale in decomposizione. Capita spesso di trovarli in gran numero persino tra le feci di animale.

In terrario possono essere nutriti con piccoli pezzi di frutta e verdura (mela, zucchina, carota, patata, ecc).

Occasionalmente, come fonte proteica, si può somministrare del cibo per pesci o crocchette di gatto.

Rimuovere gli avanzi freschi dopo 24 ore per evitare muffe.

Niente agrumi, cipolla o cibi salati.

Riproduzione

Le femmine portano le uova in un marsupio ventrale (marsupio oostegale).

Dopo circa un mese, nascono decine di piccoli già autonomi. I piccoli sono identici agli adulti ma con 6 paia di zampe. Dopo la prima muta diventano 7, come negli adulti.

In condizioni favorevoli, si riproducono quasi tutto l’anno.

Dove trovarli

Questi animali sono molto diffusi in terraristica e pertanto sono reperibili nei gruppi di appassionati o negli eventi del settore. Qui si trovano anche varianti selezionate.

Ricorda inoltre di non rilasciare in natura individui allevati: possono arrecare danni alle popolazioni autoctone.

Convivenza

Armadillidium vulgare è una specie pacifica che può convivere con diversi altri invertebrati non aggressivi.

Compatibile con collemboli, piccole chiocciole, millepiedi e altra microfauna decompositrice.

È spesso impiegato nei terrari bioattivi come spazzini, grazie alla sua capacità di riciclare residui organici.

Non adatto ai paludari: non sa nuotare e può annegare facilmente nella parte acquatica.

Incompatibile con le chiocciole africane giganti (come Achatina sp.): il loro muco abbondante può soffocarli o danneggiarli.

Può coabitare con alcuni predatori (es. scorpioni, scolopendre), ma con il rischio concreto di predazione: non è consigliabile se si vuole preservare la colonia a lungo termine.

In caso di convivenza, garantire sempre abbondanti nascondigli.

Domande comuni

No. Armadillidium vulgare si nutre solo di materiale morto e in decomposizione. Le piante sono al sicuro.

In buone condizioni possono vivere 2–3 anni..

Sì, Armadillidium vulgare non morde, non punge e non rilascia sostanze irritanti.

Tuttavia sono animali delicati, pertanto occorre la massima delicatezza per non arrecare danni fisici o stressarli.

Armadillidium vulgare | Biologia e allevamento

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