Gli scorpioni sono degli artropodi predatori appartenenti alla classe Arachnida e all’ordine Scorpiones.
Spesso si dice che più le chele di uno scorpione sono piccole, più è pericoloso; più sono grandi, più l’animale ha un veleno blando.
Questa regola può essere utile in Italia?
No.
In Italia esistono 23 specie di questi aracnidi e nessuna di loro possiede un veleno di rilevanza medica.
Come riportato nello studio che trovate in bibliografia, gli effetti della puntura degli scorpioni italiani si limita ad un arrossamento e un forte bruciore locale.
I sintomi scompaiono in circa un’ora.
Sono stati segnalati anche sintomi generali, come nausea, vomito e formicolio che non hanno però nulla a che fare con il veleno, ma solo con lo stato di agitazione del paziente.
Cosa fare in caso di puntura di scorpione
In caso di puntura è bene mantenere la calma e contattare il proprio medico che saprà sicuramente dirti cosa fare.
Evitare rimedi tradizionali o letti su internet.
L’ideale sarebbe catturare l’esemplare da cui si è stati punti affinché venga identificato nel caso in cui i sintomi dovessero essere più gravi.
Questo perché nonostante le specie autoctone siano innocue, c’è la possibilità, pur remota, di essere stati punti da una specie esotica arrivata, per esempio, a bordo di navi o all’interno di container proventi dall’estero.