Tra le piante fiorite sparse per la nostra penisola vola un piccolo animale simile ad un colibrì per dimensioni, comportamento e movimenti.

Esattamente come il colibrì, infatti, si muovono con un volo stazionario e si nutrono del nettare di fiori rimanendo sospesi vicino ad essi.

Per tale ragione mi è capitato di parlare con persone che affermano con convinzione che il loro giardino fosse frequentato quotidianamente da questi insoliti uccelli appartenenti alla famiglia Trochilidae.

Tuttavia i colibrì sono presenti solo nel continente americano, non esistono in Europa.

L’animale di cui stiamo parlando è Macroglossum stellatarum, un lepidottero appartenente alla famiglia Sphingidae.

La nicchia ecologica che in America è occupata dal colibrì, in Europa è occupata da un insetto con lo stesso metodo di alimentazione

colibrì

Questo insetto ha le stesse dimensioni, alimentazione e tipo di volo del colibrì e per questo è chiamato volgarmente “falena colibrì” o “sfinge colibrì”, è chiamato anche “sfinge del galio” perché questa specie è particolarmente legata alle piante del genere Galium (la principale pianta nutrice delle larve).

È davvero straordinario pensare come due organismi filogeneticamente così lontani siano così simili! Quando due animali sviluppano, tramite l’evoluzione, caratteristiche simili per poter vivere in ambienti simili e occupare la stessa nicchia ecologica, si parla di “evoluzione convergente”.

In natura sono molti i casi di evoluzione convergente: i cetacei, i pinguino e i pesci, per esempio hanno tutti una forma idrodinamica, perfetta per muoversi in acqua. I cetacei e i pinguini, però, discendono da specie terrestri, quindi gli adattamenti alla vita acquatica sono comparsi in seguito e si sono evoluti indipendentemente ma in maniera molto simileo

La sfinge colibrì, un caso di evoluzione convergente

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