Una delle cose che più preferisco dell’autunno sono le castagne. Essendo nato in Sicilia ricordo con gioia quando, da piccolo, andavo a raccogliere questi squisiti frutti tra i boschi sull’Etna. Prima di metterle in un sacco controllavamo se sulla superficie era presente un foro, in questo caso le lasciavamo a terra.
All’interno di quelle forate, sono infatti annidate delle larve: le castagne compromesse si distinguono non solo dalla presenza del foro ma anche dal minore peso. In alcuni casi, mi è però capitato di trovare castagne forate che, una volta aperte, erano perfettamente adatte ad essere mangiate.
Le specie che più frequentemente si trovano sono due: Curculio elephas (il balanino delle castagne) e Cydia splendana (la carpocapsa delle castagne).
Curculio elephas, il balanino delle castagne
Curculio elephas è un coleottero appartenente alla famiglia Curculionidae. Sono insetti di piccole dimensioni, escluso il rostro non superano i 10 mm. La caratteristica più evidente di questi invertebrati è il lungo rostro, questa struttura nelle femmine è lunga quanto il corpo, mentre nei maschi è più corta.
Verso settembre, grazie al rostro, le femmine perforano i ricci, le castagne e depongo circa 20 uova. Solitamente viene deposto un solo uovo per ogni castagna ma alcune volte anche 2 o 3.
Dopo 5-8 giorni l’uovo si schiude e la larva inizia a nutrirsi scavando delle gallerie all’interno della castagna nella quale è nata. Dopo 30-45 giorni la larva fuoriesce dalla castagna e si interra a circa 10 cm per svernare.
Tra maggio e giugno le larve si impupano, in circa 15 giorni completano la metamorfosi e dal suolo emergono gli adulti. Questi si nutriranno di giovani frutti e ne causeranno la caduta.
Questi insetti completano il ciclo vitale a spese non solo dei castagni ma anche di querce e noccioli.
Cydia splendana, la carpocapsa delle castagne
Cydia splendana, diversamente dal precedente, è un lepidottero e appartiene alla famiglia Tortricidae.
Verso settembre depongono un centinaio di uova (certe volte anche 300), sulle foglie dei castagni. Dopo circa 2 settimane le uova si schiudono, le larve raggiungono i ricci, penetrano al loro interno e perforano le castagne. Anche queste si nutrono della polpa della castagna scavando delle gallerie. Dopo circa 35-45 giorni le larve fuoriescono dalle castagne, formano il bozzolo sul suolo per svernare. Gli adulti sfarfallano tra luglio e settembre per accoppiarsi e deporre nuovamente le uova.
Questa specie colpisce anche noci e ghiande.