Le camole della farina (Tenebrio molitor) sono dei coleotteri appartenenti alla famiglia Tenebrionidae.
 
Essendo coleotteri sono insetti olometaboli, quindi gli individui nascono come larve, svolgono diverse mute in seguito alle quali diventano sempre più grandi, entrano in uno stadio immobile detto pupa e in fine diventano insetti adulti in grado di riprodursi. 
camole della farina
Gli adulti misurano dai 1,2 cm ai 2 cm e hanno una colorazione omogenea che va dal nero al marrone chiaro. Le larve sono di forma cilindrica, di colore giallo e possono raggiungere i 3 cm di lunghezza.

Usi

Le larve di questi animali, data la semplicità di allevamento e la loro prolificità, sono ampiamente usate come cibo vivo per altri animali (come criceti, uccelli, aracnidi, crostacei, galline, pesci e altri insetti) e addirittura per l’uomo. Possono essere somministrate anche le pupe e gli adulti, ma sono meno nutrienti e più difficili da digerire.
I valori nutrizionali delle larve idratate sono mostrati nel diagramma a torta:
valori nutrizionali camole

Mentre se consideriamo il peso secco, i valori nutrizionali sono i seguenti:

valori camola secca

In base al tipo di alimentazione si hanno valori nutrizionali che si discostano poco da quelli che vi ho mostrato. 

(Trovate la fonte di questi dati in fondo all’articolo.)

Come potete vedere sono un’ottima fonte di proteine ma essendo molto grassi è meglio somministrare queste larve con parsimonia e alternarli con altri insetti come grilli e blatte che, rispetto alle camole, hanno più proteine e meno grassi.

Allevamento

Recipiente

Le camole della farina non necessitano di un terrario con particolari caratteristiche. Il contenitore può essere di plastica o di vetro. Le dimensioni dipendono dalla quantità di camole che si intende allevare: per un uso personale è sufficiente una vaschetta di gelato. Non essendo in grado di scalare superfici lisce, il coperchio non è strettamente necessario, ma è preferibile coprire il box con una rete, in modo tale da non far entrare altri animali come Plodia interpunctella (le farfalline della pasta).

Spesso le pupe vengono mangiate sia dagli adulti che dalle larve, quindi se si intende far crescere la colonia il più possibile, suggerisco di separare le pupe mettendole su della carta assorbente (igienica o da cucina) posta dentro un altro contenitore.
 

Substrato

Il substrato da utilizzare per allevare questi animali è composto da un mix di farina, pangrattato e pezzi di pane. È buona norma inserire anche cibo per pesci e/o croccantini per cani o gatti come fonte proteica. Questi ultimi vanno inseriti con moderazione.

Cibo

Il substrato che ho descritto prima è parte della loro dieta. È però importante fornire anche del cibo umido come frutta e verdura. Personalmente uso tantissimi scarti alimentari come bucce di patata, pezzi di carota, torsoli di mela. Ho provato anche a somministrare scarti di origine animale come ossa di pollo o di pesce e in due giorni hanno completamente rimosso la carne rimasta attaccata. Il cibo umido va lasciato per un paio di giorni, in seguito è meglio rimuovere ciò che non è stato ancora mangiato in modo da evitare la proliferazione di muffe e acari.

Temperatura e umidità

Questi animali vivono perfettamente a temperature casalinghe. Per risultati migliori si consiglia una temperatura di 25-27°C. Temperature basse ne riducono o inibiscono la crescita. Temperature sopra i 35°C riducono il tasso di crescita della popolazione. Quindi regolando la temperatura si può controllare lo sviluppo delle diverse fasi.
 
Cercare di mantenere l’umidità bassa è importante per evitare la formazione di muffe. Per far ciò è sufficiente far aerare l’ambiente evitando l’uso di coperchi o coprendo il contenitore con una retina.

Pulizia

Periodicamente, quando il substrato diventa scuro a causa delle feci, è importante trasferire le Camole in un nuovo set-up con un nuovo substrato.
Per fare ciò si usa un setaccio che permette di separare le Camole dal substrato che può essere buttato.
Per prudenza consiglio di mettere il substrato vecchio all’interno di un sacchetto e riporlo in congelatore per un’oretta in modo da uccidere acari, parassiti o camole rimaste, evitando così la fuga di questi animali indesiderati dalla spazzatura. Dopodiché il sacchetto può essere buttato.

Camole della farina (T. molitor) | Biologia e allevamento

Questo articolo ha 2 commenti.

  1. Cladio

    cerco di allevare le Molitor, separo le pupe ma anche se nel contenitore ve ne sono tante,200-500, non mi nascono le larve o comunque ne nascono molto poche..le tengo allo scuro in casa (temperatura invernale 15-18 gradi ed in estate 20-25) ogni tanto metto un po di mela o patata o foglie di verdura… non capisco come mai non riesco a farle riprodurre come si deve

    1. Stefano Nicolosi

      Ciao Claudio!
      Quanto è grande il contenitore? Se c’è un sovraffollamento è normale che ci siano poche nascite. Potresti provare a spostare una decina di adulti in un contenitore separato e vedere se dopo un po’ di tempo nascono delle larve.
      Se ci sono troppi esemplari, le uova vengono mangiate e si hanno meno nascite.

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