Una delle più frequenti attività estive che si possano fare in una giornata al mare, è quella di passeggiare sul bagnasciuga tenendo lo sguardo basso alla ricerca di conchiglie forate, in modo da poter realizzare collanine o altri oggetti. Sicuramente si tratta di un’attività che da piccoli (o anche da grandi) avrete svolto, vi siete però mai soffermati sul perché alcune avessero un foro e altre no?

In questo articolo parlerò esattamente di questo!

Quei buchi che rendono tanto interessanti le conchiglie, in realtà sono la causa stessa della morte del mollusco che viveva all’interno delle due valve.

I responsabili di questo fenomeno sono altri molluschi che posseggono un interessante apparato boccale evolutosi appositamente per questo scopo. I famigerati predatori appartengono alle famiglie: Octopodidae, Naticidae e Muricidae.

Muricidae

I molluschi appartenenti a questa famiglia sono degli abili predatori in grado di nutrirsi di spugne, crostacei e molluschi. Per perforare la conchiglia di altri molluschi, usano un organo presente all’interno della bocca di molti altri molluschi, che si chiama radula. Questa è provvista di tantissimi dentelli cornei che, in questi animali, permettono di raschiare la conchiglia della preda. Inoltre secernano delle specie chimiche come enzimi e acidi che permettono di dissolvere il carbonato di calcio di cui è composta la conchiglia.Una volta fatto il foro, introducono il loro apparato boccale all’interno del foro, per poi nutrirsi del corpo molle della preda.

Di seguito 3 specie frequenti lungo le coste italiane:

conchigli
Bolinus brandaris. Foto di M. Violante (Wikipedia)
Hexaplex trunculus. Foto di Holger Krisp, Wikipedia.
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Rapana venosa, una specie alloctona. Foto di George Chernilevsky (Wikipedia)

Naticidae

I Naticidi usano la stessa strategia che ho descritto per i Muricidi.

Questi invertebrati solitamente attaccano e consumano le prede sotto la sabbia, ma sono stati documentati occasionalmente anche predazioni sulla superficie della sabbia. 

Dopo essersi alimentate, si infossano in modo da digerire la preda al riparo dai predatori.

Di seguito una foto di Neverita josephinia, una specie molto comune nel Mediterraneo.

conchiglia
Neverita josephinia - Foto di Paolo Gaggini (Wikipedia)

Octopodidae

I polpi sono animali opportunisti, si nutrono di vertebrati, echinodermi, anellidi e molluschi. Molte sono le strategie che usano i polpi per nutrirsi del corpo molle dei molluschi protetti da conchiglie. Una di queste è la perforazione della conchiglia, che permette loro di iniettare una neurotossina presente nella loro saliva e che causa nella preda un rilassamento muscolare e in seguito la morte. In questo modo possono estrarre l’animale dalla conchiglia o aprirne le valve più facilmente. La morte della preda avviene in pochi minuti ma dipende dal tipo di preda e dalle dimensioni.

La perforazione della conchiglia avviene meccanicamente per mezzo di due organi: la radula e la papilla salivare dotata di una protuberanza appuntita che funge da radula accessoria. La ghiandola salivare produce inoltre degli enzimi e altre specie chimiche che facilitano il processo di perforazione.

I polpi perforano le conchiglie unicamente per iniettare le tossine, per tale ragione realizzano fori di piccole dimensioni (0,5-0,9 mm). Gli altri due gruppi invece si alimentano dal foro che, pertanto, deve essere più grande.

albert kok, invertebrati
Octopus vulgaris (Octopodidae) - Foto di Albert Kok, (Wikipedia)

Bibliografia e approfondimenti

Perché alcune conchiglie sono forate?

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